CEREALI. MENO ZUCCHERO, PLEASE...
Cominci bene se lo zuccero non è troppo. Anche se i cereali sono una valida scelta per la prima colazione dei bambini, occorre fare attenzione a quali si scelgono: alcuni sono troppo zuccherati.
Ci sono molti modi per iniziare la giornata, tutti validi. Tutti tranne uno: saltare la colazione. Come è stato detto molte volte, il primo pasto della giornata è anche il più importante: serve a reidratare il nostro organismo dopo la notte, serve a risvegliarlo e serve a farci incamerare forze per il resto della giornata. Le energie per il risveglio si assumono tipicamente con cibi ricchi di zuccheri semplici, come frutta, miele o marmellata; le energie “di scorta”, invece, si assumono dai carboidrati complessi, contenuti nei prodotti da forno o nei cereali.
Cereali a colazione: sì o no?
Dipende. In linea di massima si tratta di una buona alternativa a biscotti e brioche, perché hanno un alto contenuto (dal 68% al 87% circa) di carboidrati e - rispetto alla maggioranza dei prodotti da forno - meno grassi (regola che ha eccezioni, comunque); se integrali, sono anche ricchi di fibre, importanti per l’intestino. Non vanno consumati da soli, naturalmente: non bastano a costituire un pasto sano. Come peraltro è abitudine diffusa, bisogna abbinarli a latte o yogurt, che garantiscono il giusto apporto di proteine e calcio; l’aggiunta di un frutto fresco di stagione o - perché no? - qualche frutto in guscio (noci o mandorle) arricchisce la colazione di vitamine, sali minerali e altri elementi utili.
Di cosa parliamo quando parliamo di cereali?
Se andiamo al supermercato, nella corsia dei “cereali” troviamo decine di prodotti, tutti diversi per aspetto, forma e sapore. Alcuni, ricchi di cioccolato o zucchero, sono pensati per i bambini.
Nel nostro test ci siamo concentrati soprattutto sui prodotti dedicati ai più piccoli ai quali abbiamo aggiunto anche alcuni cereali per adulti, valutandone e mettendone a confronto le qualità in termini di nutrienti e di gusto. Abbiamo analizzato 20 prodotti in commercio. Li abbiamo sottoposti oltre che a una serie di verifiche di laboratorio utili a valutarne la qualità, anche a un campione di 400 bambini tra i 6 e gli 11 anni, ai quali abbiamo affidato l’incarico, in veste di “assaggiatori”, di valutarne il sapore. Sembra vada tutto bene, ma...
I nostri risultati (ma basta anche una occhiata alle tabelle nutrizionali) hanno confermato che una colazione con i cereali è una buona scelta: l’apporto calorico è generalmente più basso rispetto a quello dei biscotti (si va dal minimo di 109 kcal per porzione media di 30g di Nestlè Fitness fino al massimo di 131 kcal per porzione di Kellogs Choco Krave) e la maggior parte parte dei prodotti si colloca attorno alle 110-115 kcal a porzione). In alcuni prodotti anche i grassi e i grassi saturi sono risultati pochi e anche in merito alla presenza di sale non abbiamo giudizi negativi. I cereali, poi, specie se integrali contengono molte fibre, il che è un fatto buono. In media si tratta di 5 grammi ogni 100. Il quadro nutrizionale è generalmente buono, non fosse che per un parametro, decisamente troppo alto.
C’è troppo zucchero!
Il problema sono gli zuccheri semplici. Quasi in tutti i cereali testati ce ne sono troppi, soprattutto in considerazione del fatto che nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti rivolti ai bambini, ossia a chi, più di ogni altro ha bisogno di un’alimentazione equilibrata.
Per quel che riguarda la presenza di zuccheri nessun prodotto dei venti messi alla prova riceve un voto veramente buono dai nostri test e, anzi, spesso (12) ha una valutazione pessima. Si va dal minimo di 7,9 g/100 g di Kellog’s Rice Krispies al massimo (veramente troppo) 42,5 g /100 g di Esselunga Honey Ciuffy. La maggior parte dei prodotti si colloca su una media di 22,3 g/100g di zucchero.
Cosa dice l’Unione europea?
La stessa cosa che diciamo noi, grosso modo: gli zuccheri vanno ridotti e assunti, insieme ai sali e ai grassi saturi, con moderazione. Anzi, di più. Da Bruxelles è arrivato un invito a tutti gli Stati membri (sul quale vigileremo) a operare per ridurre sensibilmente la presenza di zuccheri nei cibi (meno 10% entro il 2020) e allo stesso tempo va favorita la diffusione e il consumo di cibi a ridotto apporto di sale e grassi.
Contaminanti? No, però...
Nelle nostre ricerche non ci siamo limitati solo a cercare (e a trovare) gli zuccheri, ma abbiamo anche cercato tracce di contaminanti ambientali come piombo, cadmio e di micotossine, ossia sostanze prodotte da muffe.
I risultati sono stati complessivamente positivi, anche alla luce del fatto che nella nostra valutazione siamo stati particolarmente severi e abbiamo usato come parametro i limiti pensati per i bambini (molto più bassi, in genere, di quelli per gli adulti).
Se per il piombo e il cadmio i risultati sono stati pienamente soddisfacenti il discorso per le micotossine è un po’ diverso: abbiamo trovato solo il Deossinvalenolo (DON), una micotossina non cancerogena, ma tossica oltre certi limiti. La presenza da noi riscontrata di Don è sempre stata entro i limiti di legge. Però, dato che il parametro scelto era particolarmente rigido, abbiamo attribuito un giudizio medio (Pan di Stelle) e uno negativo (Tre Mulini).
Finale a sorpresa
La parte più stupefacente delle nostre prove è arrivata dai bambini. Sono stati loro che ci hanno stupito scegliendo come loro preferito un cereale, Kellogs Special K (risultato poi, anche per questo, il Migliore del Test) calibrato su un consumatore più adulto.
La scelta ci ha sopreso perché si tratta di un prodotto che non punta al target dei bambini, né con campagne promozionali né con gadget. Inoltre è uno dei meno zuccherati e non è trattato né con cacao, né con glassa. Al secondo posto, nella classifica degli assaggi, è comunque arrivato Pan di Stelle, uno dei più golosi tra quelli selezionati per il test.
Di Luciana Grosso, estratti "Altroconsumo Test Salute",supplemento di "Altroconsumo" n° 307 - Anno XLII - ottobre 2016, Milano, pp.10-13. Compilati e adattati per essere postato per Leopoldo Costa.
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